Dichiarazione dei redditi 2020: novità sulle scadenze
Dichiarazione dei redditi 2020: anche in tempo di Coronavirus non si può non pensare agli adempimenti fiscali che, in Italia, sono tantissimi e spesso non facili da ricordare.
Lo scorso 3 marzo, l’Agenzia delle Entrate – tramite una nota stampa – ha comunicato le nuove scadenze fiscali del 2020 per alcuni adempimenti:
- Comunicazioni enti esterni (banche, assicurazioni, enti previdenziali, amministratori di condominio, università, asili nido, veterinari, etc): 31 marzo 2020;
- Certificazione Unica, trasmissione telematica: 31 marzo;
- Messa a disposizione della dichiarazione precompilata: 5 maggio;
- Termine presentazione modello 730: 30 settembre.
Dichiarazione dei redditi 2020: quali sono le novità?
Pensionati, dipendenti e partite Iva devono ricordare due date:
- 30 settembre per Modello 730;
- 30 novembre per modello Redditi.
I cambiamenti avvenuti in questi giorni sono dovuti all’emergenza Coronavirus e certamente molte novità arriveranno nei prossimi giorni: l’Italia, ora, è una grande zona “rossa” in cui le attività sono rallentate e dove molte aziende sono in difficoltà.
Si attendono interventi dello Stato sul fronte fiscale e sul fronte sostegno ai lavoratori.
Dichiarazione dei redditi 2020: le proroghe
Tutte le scadenze legate al Modello 730 sono oggetto di proroga: per esempio l’invio delle certificazioni uniche (31 marzo) e l’invio dei dati relativi alle spese detraibili.
Modello 730: chi lo deve presentare
Il Modello 730 è uno dei più diffusi e deve essere presentato da chi ha queste tipologie di reddito:
- da capitale
- reddito da terreni e fabbricati;
- lavoro dipendente (o assimilati);
- redditi diversi (terreni e fabbricati all’estero etc);
- lavoro autonomo senza partita Iva;
- redditi assoggettabili a tassazione separata.
Il Modello 730 precompilato sarà a disposizione dei contribuenti dal 5 maggio (è una delle scadenze prorogate dal Governo Conte).
Modello Redditi (ex Unico): quali sono le sue caratteristiche?
Per quanto riguarda il modello Redditi, usato per lo più da chi ha una partita Iva, dovrà essere inviato all’AdE entro il 30 novembre 2020.
Ecco per quali redditi è necessario questo modello:
- tutto ciò che non è dichiarabile con il modello 730;
- redditi da lavoro autonomo per i quali è necessario possedere una partita Iva;
- plusvalenze che derivano dalla cessione di partecipazioni qualificate o che derivano dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati;
- redditi d’impresa;
- presenti anche i trust con i redditi provenienti da “trust”, ma in qualità di ” beneficiario nell’anno precedente e/o in quello di presentazione della dichiarazione non risultano residenti in Italia”;
- tutti coloro che devono presentare anche una delle dichiarazioni: Iva, Irap, Modello 770.