Bonus 18App 2020 per neomaggiorenni: richieste per il Buono Cultura dal 5 marzo al 31 agosto.
Dal 5 marzo 2020, al via le registrazioni sul portale dedicato 18App per richiedere il Bonus Cultura Maggiorenni, approvato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Come ogni anno, il bonus cultura mette a disposizione dei neo maggiorenni un buono da 500€ da spendere in libri, musei, mostre ed eventi culturali, parchi naturali, corsi di formazione, concerti e molto altro ancora.
Bonus Cultura: cos’è
La carta 18App è un buono voluto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri da 500 euro per promuovere lo sviluppo della cultura e la sua fruizione ragazzi neo maggiorenni. Quest’anno, il Bonus Cultura potrà essere richiesto da tutti coloro nati nel 2001 che, di conseguenza, hanno compiuto 18 anni nel 2019.
Bonus 18App: come richiederlo
Il Governo ha potuto stanziare 240 milioni di euro, 50 milioni in meno rispetto alle edizioni precedenti che, tuttavia, dovrebbero essere sufficienti a coprire le esigenze di tutti i giovani. Diverso destino attende i ragazzi nati nel 2002 e che compiranno 18 anni nel 2020. Per loro, la Legge di Bilancio 2020 ha messo a disposizione 160 milioni di euro che consentiranno l’erogazione di un bonus pro capite di 300€ anziché 500.
Per richiedere il Bonus Cultura da 500€, erogato mezzo carta digitale, i ragazzi dovranno registrarsi dal 5 marzo al 31 agosto 2020 al seguente link: 18app.italia.it/#/.
Sul sito 18App, è disponibile l’elenco delle strutture e dei servizi ove è possibile spendere il buono.
Come detto, il buono sarà spendibile nei seguenti servizi sino al 28 febbraio 2021: cinema, musica, concerti eventi culturali, libri, musei, monumenti e parchi, teatro e danza, corsi di musica, di teatro o di lingua straniera e, novità dell’anno, giornali cartacei e digitali.
Bonus 18App 2020: la spesa 2019
Nel 2019, i 430 mila ragazzi nati nel 2000 e registrati su 18App hanno speso un totale di 200 milioni di Euro. Interessante è la suddivisione della spesa, resa nota dal governo: per i libri sono stati spesi 130 milioni di euro, per i concerti 26,8 milioni, mentre in musica ne sono stati spesi 20 e in cinema 16 milioni. Scarsa attitudine per formazione (2,4 milioni), teatro e danza (1,6 milioni), eventi culturali (600 mila euro) e musei (400 mila euro).