Il Parlamento Europeo è al lavoro sulla Meat Tax: la tassa che dovrebbe ridurre i consumi di carne per salvaguardare ambiente e salute
L’Europarlamento sta vagliando in questi giorni la Meat Tax, una tassa sulla carne al 25% per combattere l’inquinamento e l’effetto serra. L’obiettivo? Diminuire il consumo di carne e raggiungere un gettito di 32 miliardi di euro anno a copertura parziale dei costi ambientali.
Era il 5 febbraio scorso quando, durante The True Price of Meat, l’evento green dell’Europarlamento organizzato da True animal protein price coalition, i tre europarlamentari Mohammed Chahim, Sylwia Spurek e Bas Eickhout hanno proposto l’introduzione della Meat Tax.
Meat Tax e Green Deal: Europa a impatto zero nel 2050
La tassa sulla carne si andrebbe ad inserire nel pacchetto “Farm to Fork”, “dalla fattoria alla forchetta”, studiato all’interno del Green Deal. Il pacchetto di misure ambientali volute da Ursula von der Leyen punta a rendere l’Europa il primo continente ad impatto zero entro il 2050.
Tassa sulla carne: aumenti previsti e riduzione dei consumi
In questo scenario verde, il Parlamento sta elaborando, quindi, una tassa del 25% sulla carne, che causerebbe i seguenti aumenti:
- bovino: 47 centesimi di euro in più ogni 100 grammi
- maiale: 36 centesimi/ 100 grammi
- pollo e volatili: 17 centesimi ogni 100 grammi
L’aliquota sulla carne dovrebbe essere applicata dal 2021 e porterebbe al raggiungimento di un gettito di 32 miliardi di euro all’anno entro il 2030. Gli obiettivi perseguiti con l’imposta sono molteplici. Innanzitutto, è bene ricordare che l’Europa è il principale consumatore di carne al mondo, insieme agli Stati Uniti. La Meat Tax aiuterebbe a ridurre il consumo di carne bovina del 67%, di carne di maiale del 57% e del 30% di carne di pollo.
Tassa sulla carne: gli effetti positivi su salute e sanità
Tutto questo avrebbe importanti ricadute sulla salute dei cittadini europei e, di conseguenza, sui costi della sanità. Ricerche condotte nel 2018 dalla Oxford University hanno dimostrato, infatti, che le malattie da carni rosse costano alla sanità mondiale 285 miliardi di dollari l’anno. In questo scenario, la riduzione del consumo di carne comporterebbe un risparmio sulla Sanità e un miglioramento delle condizioni di salute generali.
Meat Tax e aziende zootecniche
L’enorme gettito derivante dalla tassa sulla carne, inoltre, verrebbe utilizzato per favorire la trasformazione delle aziende zootecniche in colture vegetali e per la riduzione dell’Iva su frutta e verdura, favorendo uno stile di vita più salutare.
Da non dimenticare, inoltre, che gli allevamenti intensivi sono causa di un quarto delle emissioni a effetto serra del nostro continente. Impossibile ignorare l’allarme ambientale lanciato qualche giorno fa all’Europarlamento: ecco, quindi, che dopo la Plastic Tax e la Sugar Tax, a breve dovremo fare i conti con la Meat Tax.