I rappresentanti del centro destra italiano procedono disuniti all’incontro con Orban a Roma.
Dopo l’espulsione del suo partito dal Ppe, Viktor Orban, il controverso primo ministro ungherese, a Roma è alla ricerca di una nuova collocazione per Fidesz in Europa: vinceranno i conservatori o i nazionalisti?
È questa la domanda alla quale la stampa europea sta cercando di dare una risposta. In questo scenario, risultano quanto mai rilevanti gli incontri avuti in questi giorni a Roma con gli esponenti del centro destra italiano. Dopo il colloquio di lunedì con Giorgia Meloni, ieri è stata la volta di Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.
Berlusconi: “mi auguro che Orban non lasci la famiglia del Partito Popolare Europeo”
Colazione di lavoro a Palazzo Grazioli tra il leader di Forza Italia e Orban, alla presenza del vice presidente del Partito Popolare Europeo Antonio Tajani e Valentino Valentini. Al centro del colloquio: l’appartenenza al Ppe.
“Mi auguro che si possa trovare un punto di incontro tra le diverse posizioni” – ha dichiarato Berlusconi in una nota dell’Ufficio Stampa – “Forza Italia continuerà ad impegnarsi affinché Orban non lasci la famiglia del Partito Popolare Europeo”.
Altro tema dibattuto, l’emergenza sanitaria causata dal CoronaVirus e la situazione politica nei Balcani.
Salvini: “un incontro molto cordiale”
Di diverso tenore l’incontro pomeridiano con Matteo Salvini, alla presenza di Giancarlo Giorgetti e dei due europarlamentari Marco Campomenosi e Marco Zanni. Il leader leghista, che dopo la cocente sconfitta alle europee di maggio ha revisionato la politica estera del Carroccio verso posizioni più moderate, ha comunque ribadito il suo appoggio a Orban, soprattutto in tema di immigrazione.
I tre partiti italiani appartengono a famiglie diverse in Europa e quello di Orban è stato, a tutti gli effetti, un viaggio diplomatico per vagliare la collocazione di Fedesz a Strasburgo e a Bruxelles.