Assunzioni donne, tutto ciò che c’è da sapere
Assunzioni donne nelle imprese: conviene? Cosa c’è da sapere? Per un datore di lavoro una delle scelte più difficili è quella relativa al personale. Trovare collaboratori validi non è così facile e ci si scontra, purtroppo, con l’altissimo costo del lavoro e spesso con i pregiudizi.
Il mercato del lavoro, per chi è di sesso femminile, è molto complesso. Le discriminazioni esistono e molti imprenditori non si fidano di una potenziale collaboratrice soprattutto per il “rischio maternità“.
Per incentivare il lavoro femminile, imprescindibile per la crescita sociale di uno Stato, il legislatore ha pensato ad alcune agevolazioni.
Non ha reso, purtroppo, i lavoratori “tutti uguali” con un congedo parentale unificato, ma ha pensato a delle agevolazioni ad hoc che in teoria dovrebbero facilitare l’occupazione femminile, ma che di base non eliminano il “rischio maternità”: cioè la “scomparsa” della risorsa per molti mesi a seguito di una gravidanza, cosa che con i padri non succede (il congedo paterno è infinitamente piccolo e purtroppo solo facoltativo).
In attesa di politiche di parità di genere più interessanti, ecco cosa prevede oggi lo Stato Italiano.
Incentivi assunzione: sgravi e riduzioni
Il legislatore ha previsto alcune agevolazioni fiscali per tutti gli imprenditori che sceglieranno di assumere dipendenti di sesso femminile, ovviamente a determinate condizioni.
Intanto, l’azienda dovrà rispettare i seguenti parametri:
- l’assunzione non deve riguardare un obbligo preesisente;
- l’azienda deve essere regolare con il pagamento dei contributi;
- bisogna rispettare i contratti collettivi e gli accordi aziendali;
- non devono essere presenti dei lavoratori sospesi per crisi;
- il diritto di precedenza nelle riassunzioni di un altro dipendente.
Chi rispetta queste caratteristiche può accedere alle agevolazioni previste dalla legge.
Assunzioni under 30
Se la risorsa ha meno di 30 anni si può ricorrere a diversi tipi contratti e incentivi: tirocini, contratti di apprendistato e Garanzia Giovani.
Queste tipologie permettono un’assunzione a costo quasi zero per l’azienda.
Vantaggi contributivi: legge 92/2012
Oltre i 30 anni, ma solo se si rispettano alcuni parametri, vi sono i bonus occupazione della legge 92 del 2012.
Con questa legge, il datore di lavoro può ottenere una riduzione contributiva del 50% per alcune tipologie di lavoratore, tra cui anche le donne.
Non tutte le donne possono accedere a questi vantaggi, purtroppo. Tutto è legato ai mesi di disoccupazione pregressi:
- disoccupate da più di 24 mesi: a loro spetta il bonus assunzione indipendentemente dall’età, dalla residenza e dal settore di impiego;
- donne disoccupate da meno di 24 mesi: chi vive nelle aree svantaggiate può ottenere il bonus con soli sei mesi di disoccupazione continuativa.
Agevolazioni: quanto durano
Quanto durano, però, queste agevolazioni? Gli incentivi non sono mai infiniti: hanno una durata prestabilita nel tempo.
In questo caso, tutto dipende dal tipo di assunzione che viene fatta. Per un contratto a tempo indeterminato, l’agevolazione contributiva è per 18 mesi. Per quella a tempo determinato è per 12 mesi.