Bonus Renzi 2020: cosa è, come funziona

Novità per il Bonus Renzi: previsto, nella manovra, l’allargamento della platea dei beneficiari

Ci sono delle novità molto importanti nella manovra allo studio del governo Conte che riguardano il famoso Bonus Renzi: gli 80 euro in busta paga destinati, sostanzialmente, a chi un reddito ce l’ha (e non è così basso). Allo studio, infatti, vi è l’allargamento della platea beneficiaria.

Cosa è il Bonus Renzi

Il cosiddetto Bonus Renzi è stato introdotto nel 2014 ed è stato poi confermato nella finanziaria del 2015 quando al governo vi era Matteo Renzi; consiste in un credito Irpef che il dipendente si ritrova in busta paga. Una misura che ha fatto discutere moltissimo, ma che è stata gradita dai beneficiati che hanno potuto, in media, godere di 80 euro in più al mese.

Il bonus, almeno fino alla fine di quest’anno, è rivolto ai lavoratori dipendenti che percepiscono fino a 26.600 euro, mentre sono esclusi gli incapienti: ovvero le persone più povere.

Le novità: la platea si allarga

Allo studio del governo Conte vi è il possibile allargamento della platea dei beneficiari. Le indiscrezioni, al momento, parlano di un allargamento verso l’alto, ovvero verso chi ha un reddito maggiore.

A quanto pare, sarà introdotto un nuovo scaglione compreso tra i 26.000 e i 35.000 euro di reddito percepito dai dipendenti che, in busta paga, troveranno fino a 50 euro in più ogni mese in busta paga. L’incentivo, così modulato, toccherò 4,5 milioni di persone.

Al momento non è noto se tale bonus verrà esteso alle fasce più deboli, cioè gli incapienti.

Bonus 80 euro: a chi spetta

Ricordiamo, in ogni caso, a chi spetta questo importante bonus. Ne hanno diritto tutti i lavori dipendenti, nonché chi percepisce un reddito assimilabile:

  • i soci lavoratori delle cooperative;
  • i titolari di assegni di formazione professionale,
  • i lavoratori in mobilità;
  • i disoccupati che percepiscono la disoccupazione;
  • chi percepisce una borsa di studio;
  • le persone impiegate nei lavori socialmente utili;
  • i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.);
  • i collaboratori a progetto (co.co.pro.)

Ci sono, però, anche degli esclusi oltre gli incapienti:

  • chi percepisce redditi da pensione;
  • chi percepisce assegni periodici;
  • chi percepisce rendite vitalizie.

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