Alitalia sembrava essere salvata con la scadenza del 15 settembre per mandare le offerte vincolanti. Ora le cose starebbero per cambiare.
Alitalia continua a tenere banco e non se ne vede più la fine. Ferrovie dello Stato aveva chiesto una proroga dal 15 settembre al 31 ottobre per l’invio delle offerte vincolanti e la loro valutazione a causa della caduta del primo governo Conte.
La proposta era stata prima bloccata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ma ora dal ministero arrivano ulteriori novità. Infatti, l’ultima cordata si era conclusa con l’intervento di:
- Delta Airlines;
- Ferrovie dello Stato;
- Ministero dell’Economia e delle Finanze;
- Atlantia (Gruppo Benetton).
La compagnia aveva così ottenuto i primi dati positivi. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze avrebbe anche dovuto sbloccare gli interessi sul prestito ponte, in modo tale che la nuova Alitalia potesse utilizzarla come capitale da investire per il rilancio. Sembra, invece, che il MEF abbia deciso, con “l’amministrazione” Tria, di intervenire solo subito dopo la firma del contratto con le altre parti in causa.
Quindi, se le società hanno mandato le loro offerte vincolanti pensando di poter contare sul supporto del denaro dell’ex prestito ponte, ora la situazione sembra completamente ribaltata per Alitalia e qualcuno potrebbe tirarsi indietro.
Cosa è successo?
Le operazioni sarebbero semplicemente congelate, visto che Giovanni Tria sarebbe stato contrario alla proposta di Luigi Di Maio di fare intervenire il MEF nella cordata.
In attesa del cambio di regia al Ministero dell’Economia e delle Finanze, la situazione dell’Alitalia resta al momento congelata.
Il nuovo ministro Roberto Gualtieri avrà il compito di gestire questa complicata matassa, che si sbloccherà solo con l’intervento del MEF per la conversione degli interessi in capitale da utilizzare. Nel frattempo, anche se non ci sono fonti ufficiali, i vertici potrebbero anche pensare di spostare la scadenza del 15 settembre al 31 ottobre.
Non resta che vedere quali saranno le mosse del nuovo Governo per il rilancio della compagnia aerea di bandiera.