Sono state fatte delle previsioni per il prezzo del petrolio per l’anno che ormai è alle porte. Per l’oro nero non si può certo dire che il 2022 sia stato un anno particolarmente fortunato. È vero infatti che WTI e Brent hanno registrato una grande volatilità dei prezzi. Nei mesi di marzo e giugno si sono registrati dei picchi in aumento, con costi che hanno raggiunto anche i 120 dollari per ogni barile. Dopo di che, però, le quotazioni sono scese a picco, registrando 100 dollari al barile. Durante gli ultimi sei mesi, i dati parlano di una diminuzione del valore del greggio di più del 23%. Le ragioni sono da ricercare nel rallentamento complessivo dell’economia mondiale, legato ai blocchi recenti da parte della Cina a causa del dilagare del Covid. Questa situazione ha portato il colosso asiatico a imporre delle restrizioni che rendono la ripresa tanto lenta quanto incerta. Alcuni esperti si sono espressi a proposito e hanno spiegato le loro previsioni per quanto riguarda l’andamento di Brent e WTI.
Previsioni del prezzo del petrolio per il prossimo anno
Quest’anno che ormai volge al termine, il 2022, si sta concludendo con il Brent a 80 dollari al barile e un WTI a un prezzo similare: 75-80 $ al barile. Si può dire, in altre parole, che il costo del greggio si è ridotto di circa un terzo rispetto il periodo estivo. Il suo valore, tuttavia, resta ancora estremamente volatile. Al momento la crescita economica globale è troppo debole, mentre aumenta la consapevolezza di una recessione a livello mondiale. A questo scenario poco prospero si aggiunge il timore di non avere sufficienti forniture di petrolio. Gli esperti hanno mostrato, a tal proposito, punti di vista differenti sulle possibili previsioni del costo del petrolio per il prossimo anno. Stando al punto di vista di Ed Morse, ovvero il responsabile di Citi, si pensa che WTI avrà un valore di circa $75, mentre Brent viaggerà a 80 dollari al barile. Citi pensa che si avrà un aumento della domande del greggio nel 2023 di circa 1,2-1,3 milioni di barili giornalieri. Questa richiesta andrà ad aumentare fino a raddoppiare. La domanda maggiore si avrà da parte di Canada, Brasile, Argentina, Guyana e Stati Uniti.
Previsioni del prezzo del petrolio secondo JPMorgan e OPIS
Le previsioni del prezzo del petrolio di JPMorgan è leggermente differente rispetto quelle di Citi. Si parla infatti di un valore di 90 dollari al barile per Brent. Questo dato scaturisce dalla riflessione che OPEC+ abbia intenzione di stabilire alleanze e mantenere in equilibrio i mercati per l’anno che verrà. Si prevede che l’offerta avrà una crescita del 30% e che si verificherà una normalizzazione della produzione da parte della Russia. In più, progetti convenzionali come quelli di Norvegia, Brasile e Guyana, e progetti convenzionali come quelli di Argentina, Canda e Stati Uniti, elargirà altri 1,6 mbd.
Opis la pensa ancora diversamente e pensa che l’andamento di WTI sarà di 90 dollari al barile, mentre di parla di $95 per il Brent. Questi numeri saranno influenzati principalmente dal momento in cui la Cina si riaprirà al mercato globale. In più, dipendono anche dai paesi occidentali e dal modo in cui fronteggeranno eventuali significative recessioni.