Cos’è il teleriscaldamento: una delle tante metodologie che consentono di riscaldare gli spazi domestici. Lo si può guardare come una innovazione anche se ha origine già dalla seconda metà dell’Ottocento. Nello specifico, ha avuto grande fortuna tra il Nord America e l’Europa settentrionale. In Italia, invece, si è diffuso a partire da fine del Novecento, verso gli anni Ottanta. Si è diffuso sopratutto nelle zone italiane più fredde, come il Piemonte e il Trentino Alto Adige. Si può considerare il teleriscaldamento come se fosse un metodo economico e conveniente sia dal punto di vista del risparmio energetico, che da quello dei costi di gestione e dello spazio che occupa. Nel territorio italiano, coloro che optano per questo metodo sono sempre di più. In particolar modo a partire da quest’anno, con il rincaro energetico, quando le famiglie italiane si sono ritrovate a fare i conti con le bollette troppo salate e a trovare metodi per spendere meno. È anche vero però che ci sono persone che hanno raccontato di avere avuto un prezzo delle utenze quasi triplicato.
Cos’è il teleriscaldamento: il sistema a tubi
Per capire meglio che cos’è il teleriscaldamento bisogna tenere in considerazione il fatto che si tratta di un sistema circolare e a distanza. Per riscaldare un’abitazione, infatti, il calore non si produce dentro le mura domestiche, ma arriva per mezzo di un sistema a tubi. Questi sono in grado di trasportare calore come vapore o acqua calda. Questa si produce grazie a una serie di fonti differenti e quasi tutte rinnovabili. Ad esempio, si tratta dell’energia del sole o delle biomasse. Ancora, con il recupero del calore che si disperde durante certe attività industriali, oppure da pompe di calore o dalla termo-valorizzazione dei vari rifiuti urbani. Il teleriscaldamento è un sistema circolare in quanto il calore arriva dai tubi ed esce da altrettante tubature. Più nello specifico, l’acqua calda ha delle temperature che variano tra gli 80° e i 130°. Quando esce dall’abitazione è quasi fredda: a questo punto si riscalda di nuovo perché ritorna nel sistema di riscaldamento. Detto in altre parole, nelle centrali di energia pulita l’acqua si riscalda. Una volta raggiunte determinate temperature, si trasporta agli edifici domestici attraverso le tubature. Il calore dell’acqua riscalda gli spazi di casa e, quando l’acqua torna fredda, rientra verso la centrale. Qui si aumenta ancora la temperatura e il circolo continua.
Teleriscaldamento: legge di Bilancio 2023
Anche il teleriscaldamento, così come i diversi sistemi per riscaldare le abitazioni, ha i suoi pro e contro. Questi sono legati a come si utilizza il sistema. Di certo, si tratta di un metodo in grado di ridurre le emissioni dannose per l’ambiente. È in grado anche di garantire un risparmio per la manutenzione e non avere il problema della caldaia. Anche se molti parlano di risparmio, è anche vero che negli ultimi mesi si è anche parlato di truffa legata al teleriscaldamento. Molti hanno avuto un costo in bolletta triplicato, ma la questione è che la maggior parte delle centrali in cui si riscalda l’acqua è a gas. A causa dell’aumento del costo del carburante, il sistema non è più tanto economico. La legge di Bilancio 2023 vuole aggirare il problema, pensando a un’agevolazione. Si tratta di abbassare l’Iva al 5%, mentre prima era di 22 punti percentuali.