L‘Unione europea ha deciso di muoversi in favore della protezione di tutte le foreste presenti nel pianeta. Si tratta di un passo storico molto importante per la salvaguardia dell’ambiente. Lo ha fatto attraverso la decisione di un divieto sull’utilizzo di diversi prodotti che si coltivano sui terreni disboscati. Tra questi, la carne bovina, il caffè e la soia. La legge erogata di recente dall’Ue vuole ridurre e quindi scoraggiare la deforestazione in tutto il mondo. Questo fenomeno, da solo, è il responsabile del 10% di tutte le emissioni all’anno. Una delle ragioni principali per cui avviene la deforestazione è che avviene l’espansione di molti terreni agricoli che vogliono aumentare sia il loro bestiame che le colture. In generale, a essere maggiormente colpiti dal fenomeno sono i Paesi sudamericani, in particolar modo la Colombia e il Brasile.
Unione europea contro la deforestazione: cosa accade dentro e fuori l’Europa
In tutto il mondo, la più grande e importante foresta pluviale è l’Amazzonia. Purtroppo, però, accade che ogni anno si perdono milioni di acri e la causa è l’espansione dei terreni agricoli. Si tratta di un processo che spesso si rivela difficile da modificare e che potrebbe rivelarsi molto dannoso per l’interno pianeta. Si verifica una situazione analoga anche nel Sud-Est dell’Asia, in particolar modo nella zona dell’In2donesia. Qui si trova la terza più grande foresta pluviale di tutto il mondo. Durante gli ultimi cento anni, poi, le foreste in Europa sono aumentate così tanto delle loro dimensioni che hanno ridotto, come conseguenza, i terreni agricoli. Sebbene sia stato un buon contributo per il globo, in realtà in Europa si sono consumate le medesime quantità di prodotti. Questo significa, in altre parole, che gli stessi provenivano da un’altra parte del mondo. Ecco che, mentre da un lato le foreste europee stavano cercando, dall’altra sono diminuite. Nello specifico, si è registrato un aumento importante della deforestazione in altri luoghi geografici. Tra gli anni 1990 e il 2020, in Brasile la foresta pluviale amazzonica ha avuto un disboscamento tanto ampio quanta l’intera Unione europea.
Ue contro la deforestazione: la nuova legge
Se l’Unione europea decide di applicare la nuova legge, allora non si sarà alcuna importazione di tutti i beni che sono cresciuti su terreni disboscati. Il limite da considerare a livello ufficiale per considerare tale fenomeno è il 2020. Ecco che tutto ciò che nasce in terreni agricoli che esistevano prima di questa data, allora non avranno alcuna tassazione aggiuntiva. Stando a quanto dichiarato all’interno del sito ufficiale dell’Unione europea, i prodotti da includere nel divieto sono diversi. Si tratta di manzo, olio di palma, cacao, caffè, legname, soia e gomma. Ci sono, poi, altri prodotti che derivano dal cioccolato. Tutte le aziende che non rispetteranno questo divieto, allora avranno una sanzione del valore del 4% dell’intero fatturato. Purtroppo la legge fa riferimento soltanto alle foreste pluviali, senza però tenere in considerazione un bioma intermedio qualsiasi come ad esempio le savane. Bisogna tenere in conto che soltanto il Brasile ha 600 mila chilometri quadrati di savana che potranno essere utilizzati per colture e allevamenti.