Spesso le persone tengono ad acquistare capi d’abbigliamento senza domandarsi quale sia l’impatto della moda a livello ambientale. Eppure, in questo momento storico, già da tempo, i temi della sostenibilità, dell’inquinamento e dell’ambiente sono diventati centrali. Bisogna però tenere in considerazione il fatto che il settore tessile risulta essere estremamente impattante per quanto concerne la questione ambientale. Si tratta di uno dei principali problemi legati alla sovrapproduzione. Durante gli anni Duemila è arrivato il fenomeno chiamato fast fashion. Si trattava di produrre una quantità industriale di vestiti: questa dinamica è diventata, ad oggi, la normalità. Ecco che, in tutto il mondo, in un anno si producono circa 17 milioni di tonnellate di tessuti. Se da una parte è verso che, in confronto al passato, le persone comprano vestiti molto più frequentemente, dall’altra bisogna tenere in considerazione un fatto importantissimo. E cioè che i rifiuti tessili sono molto più abbondanti rispetto il passato e aumentano di anno in anno. Si parla di 11 milioni di tonnellate.
Impatto della moda a livello ambientale: a quanto ammonta il danno ambientale
La maggior parte delle persone è interessata alle tematiche ambientali, ma non pensa quanto impatto possa avere la moda sull’ecosistema globale. Spesso si hanno altre preoccupazioni, ad esempio quale vestito indossare in occasione del giorno di Natale, oppure per capodanno. Ancora, si pensa al coloro di tendenza di una determinata stagione, piuttosto che all’andare alla ricerca di un nuovo modello del proprio marchio di scarpe preferito. Eppure, la scelta di quale vestito indossare potrebbe essere una “buona azione” per fronteggiare la crisi ambientale. Per entrare più nello specifico, si può dire che, ogni anno, si acquistano 16 chili di prodotti tessili. Si tiene in conto della singola persona e a dichiararlo sono le statistiche a livello europeo. La dichiarazione proviene direttamente dal report compilato dal Parlamento europeo. Se si tiene in conto qualche anno fa, e più di preciso durante gli anni Novanta, ogni persona in Europa tendeva ad acquistare il 40% dei prodotti tessili in meno rispetto ad oggi.
Impatto della moda a livello ambientale: perché si consuma di più
Rispetto il passato, probabilmente la qualità dei prodotti tessili si ricerca sempre meno. In alternativa, la domanda è aumentata per quanto riguarda i prodotti provenienti dal fast fashion. Durante gli anni, i prodotti durano sempre di meno. Nello specifico, tenendo in conto delle statistiche, si parla del 36% in meno rispetto al passato. In altre parole, gli abiti che si comprano al giorno d’oggi durano di meno per circa 160 utilizzi. Questo fa in modo anche che in Europa, all’anno, ogni persone consuma 654 chili di CO2. Non si tratta soltanto di un enorme impatto a livello ambientale, voluto dalla sovrapproduzione del comparto moda. Il costo della produzioni low cost e fast diventa sempre più alto di anno in anno, e a pagare le conseguenze sono coloro che lavorano per i fornitori capi delle nuove catene della fast fashion. Ciò si riduce a produrre tanto e in fretta, cercando di mantenere un prezzo basso per i consumatori. Per far ciò, bisogna risparmiare sul costo che ha la forza lavoro, sia dal punto di vista delle condizioni lavorative che da quello degli stipendi.