Le produzioni Apple sono a rischio a causa della politica zero-Covid mandata avanti dalla Cina. Ecco che la società high-tech è sconvolta dalle nuove misure che stanno mettendo in forte crisi la realizzazione e la distribuzione nel mondo degli iPhone. L’impresa cinese che ha a che fare con la creazione dei dispositivi tecnologici, nel mese di novembre, ha registrato una diminuzione ulteriore delle spedizioni. Tutto questo a seguito dei disordini generati dai dipendenti verificatisi negli ultimi giorni. A capo dell’impianto cinese c’è Foxconn, un’impresa che si occupa di gestire i diversi stabilimenti della Apple presso Zhengzhou. In più, è uno degli intermediari più importanti all’interno del mercato cinese della società della mela. È possibile che, durante il periodo di Natale, si possano trovare delle difficoltà nell’acquistare iPhone di nuova generazione.
Produzioni Apple a rischio: lo stabilimento di Zhengzhou
In Cina, la fabbrica più importante al mondo di iPhone Apple ha subito un’ulteriore scossa dalla politica zero-Covid. È accaduto infatti che siano arrivate nuove restrizioni, ancor più rigide, che hanno lo scopo di limitare i contagi di Covid. Il problema, però, è che le restrizioni hanno avuto come effetto un aumento del malcontento dei dipendenti. La conseguenza è stata l’interruzione della produzione prima dell’arrivo del Natale e del periodo di vacanze natalizio. Sono molti i lavoratori che sono fuggiti, mentre altri hanno avuto “in cambio” l’isolamento. I disordini si sono verificati nel mega-impianto della Cina, a Zhengzhou. Lo stabilimento, da solo, è il responsabile del 70% della produzione totale degli smartphone che si comprano in tutto il mondo. Proprio qui, in questo posto, sta emergendo la problematica del lavoro nel territorio cinese e della difficoltà legata alle politiche per il contenimento del Covid. Tutto comporta il rischio, da parte di Apple, di assistere a un crollo sensibile sulla vendita degli iPhone.
Produzioni Apple a rischio: cosa sta accadendo in Cina
Per capire perché le produzioni Apple sono a rischio, bisogna avere ben chiaro che cosa sta accadendo all’interno del territorio cinese. Nello stabilimento di Zhengzhou, il più importante per la realizzazione e distribuzione di iPhone nel mondo, ha dovuto chiudere per cinque giorni. È accaduto alla fine di novembre e la ragione è da ricondurre nel tentativo di reprimere il più possibile la pandemia. Ecco che i funzionari cittadini stavano ricorrendo a delle misure più restrittive per contenere i contagi da Covid-19 che stanno subendo un’impennata. La situazione è degenerata, ma prima bisogna spiegare il motivo per cui i lavoratori sono insorti. Lo stabilimento cinese raggiunge dimensioni così gigantesche da venire chiamato “iPhone City”. Al suo interno vi dormono i dipendenti in dormitori. Questi si sono svegliati la mattina del 29 novembre 2022 con l’annuncio delle nuovo misure restrittive. Il motivo per cui sono insorti, scontrandosi con il personale addetto alla sicurezza, è legato a due fattori: il primo è il salario non pagato, e il secondo è il fatto che siano costretti da dormire in stanze non solo affollate, ma anche con persone positive all’interno. Nello specifico, si trattava dei lavoratori all’interno della fabbrica del gruppo di Foxconn Technology.