Nel mese di dicembre si verificherà un aumento della benzina e del costo del gasolio. La questione è legata a una riduzione dello “sconto2 che il governo Draghi, nei mesi precedenti, aveva deciso di applicare. Ecco che le accise sulla benzina raggiungeranno, entro il 31 dicembre 2022, il valore di 578,40 euro. Per quanto riguarda invece il gas che si usa come carburante, ovvero il diesel, si avrà un aumento totale di 467,40 euro per 1000 litri. Nel mese di dicembre le accise dei carburanti sono diminuite dai 0,25 euro ai 0,15 euro. C’è chi, come il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, parla addirittura di suicidio politico.
Aumento della benzina: cosa accadrà
Al momento i prezzi stanno mantenendo ancora dei livelli ragionevoli, ma questo grazie allo sconto del governo Draghi. Ridurre il taglio dell’accisa significa infatti che la benzina avrà un prezzo maggiore di 1,8 euro per litro. Si toccheranno, con grande probabilità, picchi di 1,9 euro/litro. Lo stesso discorso vale anche per il gasolio, in aumento, che potrebbe superare addirittura i 2 euro. Si può immaginare con facilità quali potrebbero essere le conseguenze per le famiglie italiane. Soprattutto, durante il mese di dicembre in cui si tende a spendere di più rispetto al resto dell’anno. La questione che, se da un lato di riduce lo sconto per i carburanti, dall’altra si ha un aumento del prezzo del petrolio. Novembre ha già segnato il costo a rialzo dei barili a seguito dalla diminuzione della loro produzione giornaliera.
Aumento della benzina a dicembre: quanto costa?
Stando alla bozza del decreto, si avrà una riduzione del taglio delle accise sia per diesel che benzina. Al momento è previsto un taglio pari a 0,25 euro, che però è destinato a scendere a 0,15 euro. Molti esperti considerano tale misura un errore. Ciò provocherà, di fatti, un aumento immediato sui costo della benzina, oltre che del gasolio. L’aumento sarà di circa 0,12 euro al litro. Si tratta di fare il pieno con 6,10 euro in più rispetto a prima. Se si ipotizza di effettuare due volte il pieno di carburante in un mese, allora nell’arco dell’anno si saranno spesi 146 euro in più. Il prezzo sale ulteriormente se si usa l’automobile per diverse ore durante la giornata. Ma forse è proprio questa la ragione per cui si è aumentato il fondo da destinare al decreto Aiuti bis per quanto riguarda il trasporto pubblico. Nel 2022 c’è stato un aumento di 200 milioni, nel 2023 di 150 milioni e nel 2024 di altri 100 milioni.
Aumento della benzina e rischi di rimbalzo
Ridurre lo sconto della benzina apre l’ipotesi di scenari poco incoraggianti. Già dal 1° dicembre i consumi e i costi sono stati influenzati da questo cambio. Non si tiene in conto però degli aumenti che si prevedono a seguito della diminuzione della produzione al giorno di barili di petrolio. A prendere tale decisioni sono stato i Paesi Opec+. La produzione ha avuto una diminuzione già a partire dall’inizio di novembre, anche se i suoi effetti al momento non sono visibili. Il prezzo dei carburanti, per un tempo, sono rimasti gli stessi. Ecco che non ci si è resi conto dell’aumento futuro e dell’impatto nell’eliminare lo sconto applicato dal governo Draghi.