I fondi della legge di Bilancio 2023 sono di circa 30 miliardi di euro. Anche se, stando agli impegni che ha preso il governo Meloni, dovrebbero servirne di più. Quello che fino ad adesso è un dato certo è che bisognerà intervenire su quella che al momento è la priorità dell’Italia, ovvero il caro bollette. A ribadirlo sono sia la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sia Giorgetti. La misura ha l’obiettivo di garantire tutte le coperture che introdurranno le manovre pensate ad hoc per contenere il prezzo dell’energia. Le utenze stanno infatti mettendo in difficoltà già da tempo sia le famiglie italiane, sia la produzione delle società. Se si tiene in conto il decreto Aiuti Quater e le spese per la legge di Bilancio 2023, si contano, come minimo, 30 miliardi di euro. Dovrebbero servirne però altri che consentano di introdurre ulteriori misure. Bisogna però capire da dove arriveranno le risorse.
Fondi della legge di Bilancio 2023: da dove è possibile recuperarli?
Al momento i fondi che sono possibili sono quelli che, facendo la somma, raggiungono la cifra dei 30 miliardi di euro. Serviranno per poter fare degli interventi che fronteggeranno il caro bollette che ad oggi stanno raggiungendo dei prezzi da record. Il governo Draghi aveva già stanziato delle misure che si dovranno confermare nuovamente, almeno fino alla fine dell’anno corrente, il 2022. In più bisognerà pensare alle misure aggiuntive da introdurre a partire dal prossimo anno 2023. Queste dovranno necessariamente dare sostegno alle imprese del territorio italiano e a tutte le famiglie. Si tratta di un periodo storico molto critico, segnato dall’aumento spropositato delle utenze di gas, elettricità e benzina. Andando più nello specifico, i 30 miliardi di euro sono la somma dell’extragettito, a cui bisogna aggiungere anche il deficit più alto che la Nadef ha stabilito in precedenza. In altre parole, significa che sono disponibili circa 9,1 miliardi di euro che rappresentano il piccolo tesoro lasciato in “eredità” dal precedente governo Draghi. Questa cifra rappresenta le entrate superiori rispetto quanto era stato previsto durante il bilancio d’esercizio. I 20/22 miliardi di euro restanti invece proverranno dallo scostamento di bilancio. Si tratta di una mossa che il Parlamento autorizzerà nel breve periodo.
Fondi della legge di Bilancio 2023: le decisioni del governo Meloni
Per capire meglio la situazione dei fondi delle legge di Bilancio 2023, bisogna fare alcune considerazioni. Il nuovo esecutivo Meloni ha preso infatti la decisione di aumentare quello che è il rapporto tra il Pil e il deficit del 4,5%. Avverrà per il 2023 e questo dovrà portare alla possibilità di avere delle risorse maggiori, ovvero delle uscite più consistenti rispetto a quanto previsto dalle entrate nel bilancio. Così si farà ricorso al debito: la somma complessiva dovrebbe raggiungere i 20 miliardi di euro. Se si somma la cifra ai 9 miliardi provenienti dall’extragettito, allora si raggiunge la somma complessiva dei 30 miliardi di euro che si useranno interamente. Per quanto riguarda invece le altre misure, la Nadef ha dichiarato che si penserà a una spending review ministeriale che dà la possibilità di realizzare il risparmio delle spese statali pari a 800 milioni di euro. Questo nell’anno che verrà, il 2023.