Bonus 600 euro per le bollette: cosa sapere

Bonus 600 euro

Arriva un bonus 600 euro da destinare al pagamento delle bollette. Così l’Agenzia delle Entrate ha già reso pubbliche le istruzioni per tutti i datori di lavoro che hanno intenzione di erogare delle somme o rimborsi. I soldi sono destinati ai lavoratori dipendenti che avranno così la possibilità di far fronte al prezzo elevato dell’energia elettrica, oltre che di acqua e gas naturale. Con questo bonus il capo di un’azienda, di fatto, è in grado di dare un supporto economico ai suoi dipendenti. La misura è stata introdotta grazie al governo Draghi tramite il decreto Aiuti bis. L’ex premier aveva dato così il suo contributo per incentivare il welfare aziendale. Lo ha fatto aumentando il limite entro cui le aziende hanno la possibilità di riconoscere dei servizi o beni esenti da imposte nei confronti dei loro dipendenti. Nell’innalzare il limite, si è deciso di introdurre, in contemporanea, le utenze domestiche in qualità di fringe benefit. Questo significa che se un’azienda ha la volontà di farlo, senza però essere obbligata a farlo, può aiutare a sostenere il reddito dei lavoratori. Soprattutto in un periodo storico tanto particolare come quello che si sta vivendo, segnato dall’inflazione e dal caro energia.

Bonus 600 euro bollette

Bonus 600 euro per far fronte alla crisi economica

L’Agenzia delle Entrate ha reso ufficiale, tramite la circolare numero 35/E, tutte le istruzioni che consentono di accedere al bonus 600 euro. Si trovano anche diversi chiarimenti che fino ad ora erano rimasti in sospeso. Se si vuole contenere il costo del gas naturale e dell’energia elettrica, allora risulta necessario adottare delle nuove misure. Lo stesso discorso vale per l’emergenza idrica che si deve assolutamente contrastare. Ecco che il decreto Aiuti bis aveva stabilito che, solamente per il periodo di imposta del 2022, il datore di lavoro può erogare e rimborsare delle somme di denaro ai dipendenti. Si tratta di un aiuto che consente di pagare le utenze di gas, luce e acqua: tale somma non serve a formare il reddito persone fisiche, ovvero l’Irpef. Il limite dell’aiuto statale, in un anno, ammonta a 600 euro. Attraverso questa disposizione si vuole aumentare di quelli che vengono chiamati fringe benefit. Prima raggiungevano i 258,234 euro. L’Agenzia delle Entrate ha anche spiegato come, stando all’art. 51, comma 1, del Tuir, si possono tenere in considerazione anche altre somme corrisposte eventuali. Queste si devono erogare entro il 12 gennaio dell’anno successivo, e cioè del 2023.

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Bonus 600 euro da destinare alla bollette domestiche

L’aiuto statale può coprire unicamente le utenze che paga il dipendente per la propria abitazione domestica. Su questo punto l’Agenzia delle Entrate ha voluto chiarire che si devono tenere in conto unicamente le bollette che hanno a che vedere con gli immobili destinati all’uso abitativo, che siano detenuti o posseduti, su base di un titolo idoneo, da parte di:

  • un dipendente;
  • il coniuge dello stesso;
  • un suo familiare.

Si può accedere al bonus anche se all’interno dell’immobile un dipendente ha residenza o domicilio. La sola condizione da rispettare è che il lavoratore sia il solo a sostenere, nell’effettivo, le spese inerenti alle utenze.

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