Arrivano delle novità per la flat tax per quel che riguarda le partite Iva del 2023. Questo perché, tra le varie intenzioni del nuovo esecutivo di centrodestra capeggiato da Giorgia Meloni, si vuole intervenire sulla tassa piatta con delle modifiche di grande rilievo. Nello specifico, si parla di un’imposta con valore fisso al 15% che si applicherà a tutte le partite Iva. È una sostituzione sia degli scaglioni Irpef che delle aliquote. Al momento la tassa piatta non si può applicare a coloro che sono titolari di una partita Iva. Bisogna infatti detenere dei requisiti ben determinati, ad esempio i compensi e i ricavi non devono superare la soglia dei 65 mila euro all’anno. L’obiettivo del nuovo esecutivo è quello di alzare questa soglia, raggiungendo così il limite di 100 mila euro. In più, potrebbe arrivare una flat tax incrementale.
Novità per la flat tax nel 2023
Come si è visto, ad oggi il limite massimo per poter applicare la tassa piatta sulle partite Iva ammonta a 65 mila euro. Il governo di Giorgia Meloni vorrebbe invece alzare la soglia ai cento mila euro di fatturato annuale. Non finiscono qui, però, le novità inerenti alla flat tax. La leader di Fratelli d’Italia infatti ha intenzione di mantenere le promesse pronunciate durante la campagna elettorale. Ecco che vorrebbe introdurre anche la flat tax incrementale, che resterebbe valida solamente per l’aumento di tutti i redditi dichiarati. In altre parole, significherebbe che la tassa piatta si andrebbe ad applicare del 15% unicamente con l’aumento del reddito del singolo. A discapito di quanto era stato promesso durante la campagna elettorale, però, si terrebbe in conto dell’aumento connesso con il triennio precedente. La Meloni ha inoltre dichiarato che si tratterebbe di una “misura virtuosa”. L’impatto delle casse statali sarebbe così irrisorio, ma al tempo stesso la misura consentirebbe di dare un incentivo importante per la crescita economica della Nazione.
Novità per la flat tax: la platea si allarga
Nel momento in cui si alzerebbe la soglia per la tassa piatta ai cento mila euro, la platea dei beneficiari si allargherebbe. Stando ai dati riportati da note testate giornalistiche, la flat tax al 15% si potrà applicare a un pubblico potenziale costituito da 240 mila partite Iva. In percentuale si tratta dell’11% in più rispetto alla platea attuale. Ad oggi possono usufruire della tassa piatta 2,1 milioni di persone che svolgono attività di artigianato, più i commercianti e i liberi professionisti che hanno deciso di scegliere il regime forfettario. Se si tiene in conto il periodo che va dal 1 gennaio del 2021 al 30 giugno di quest’anno, ben 398 mila persone hanno scelto di aprire una partita Iva con applicazione della tassa piatta. Stando ai calcoli, significa che i due terzi di tutte le attività avviate nel periodo recente da parte di autonomi e liberi professionisti, hanno scelto di applicare il regime forfettario durante gli ultimi 18 mesi. Bisogna anche tenere in conto il fatto che, per i primi cinque anni, l’aliquota di tassazione ha una riduzione ulteriore pari al 5%.