Post crisi di governo: che cosa potrebbe cambiare per quota 100 e opzione donna

Ci sono diversi rischi che l’opzione donna subisca delle modifiche, invece per quota 100 rimane salva fino al  termine del 2021 in quanto le coperture sono già state individuate.

La crisi di governo, nata l’8 agosto, ha cambiato le carte in tavola di diversi provvedimenti, i quali potrebbero subire modifiche se il nuovo esecutivo dovesse cambiare. 

Quota 100: è stato uno dei temi più discussi durante  la nascita e l’attività di governo gialloverde, il pensionamento anticipato è stato un provvedimento fortemente desiderato dai leghisti e fortunatamente non dovrebbe essere uno dei provvedimenti a rischio, in quanto la norma varata ha durata triennale con scadenza nel 2021, il problema quindi sarà posticipato al prossimo governo in essere.

Proprio su questo tema Salvini ha chiarito che se dovesse essere di nuovo eletto ed essere lui il premier Quota 100 andrà a modificarla facendola diventare Quota 41, ovvero il pensionamento sarà possibile già a 41 anni di età.

Ovviamente, il tema del pensionamento, è il cavallo di battaglia del carroccio il quale si è sempre battuto durante la campagna elettorale e di fatto è stato uno dei primi provvedimenti che con il governo gialloverde ha preso vita.

Ieri sera il ministro della lega Matteo Salvini ha tenuto un comizio ha Peschici il quale ha dichiarato che:  

“Il prossimo governo manderà tutti in pensione dopo 41 anni di lavoro. Noi – ha sottolineato – saremmo i cattivi, mentre la sinistra ha approvato la legge Fornero che manda in pensione a 67 anni con la schiena rotta. Il prossimo governo arriverà all’obiettivo che dopo 41 anni di fabbrica e lavoro, la pensione e un sacrosanto diritto.”

Opzione donna: le donne in pensione con almeno 35 anni di contributi e 58 anni di età

Restando sempre sul tema di quota 100, nonostante le coperture siano già state verificate e confermate fino al 2021 rimane un importante nodo da sciogliere,  quello di Opzione Donna, ovvero il provvedimento varato ad-hoc per le donne che permette l’uscita anticipata dal mercato del lavoro, attivato nella scorsa legislatura. Siccome era un provvedimento che doveva essere rivisto il governo giallo-verde aveva applicato il termine della scadenza a fine 2019. 

La proroga dell’opzione donna essendo già di fatto in scadenza, il governo dovrebbe già iniziare a rinnovarla  per il 2020 ma, purtroppo, vista la crisi di governo rimane una grossa incognita e bisogna attendere prima il verdetto delle urne.

Articoli Correlati