Startup e impresa sono termini che spesso si usano per indicare la stessa realtà. Nel concreto sono due cose bene diverse tra di loro.

Startup e imprese: quali sono le differenze

startup e impresa

Quando si parla dei termini impresa e startup, molto spesso si tende a far coincidere questi due concetti. In realtà si tratta di due realtà differenti, anche se i termini si usano nel linguaggio quotidiano in modo abbastanza confusionario. Dal punto di vista economico, si parla tanto sia di startup che di impresa. Dal punto di vista giuridico, solamente l’ultimo termine presenta una definizione propria. Nello specifico, un’impresa è un’attività organizzata al fine di produrre una serie di beni e di servizi. Certo, è anche vero che una delle prerogative delle startup è quella di produrre beni e servizi. Tutte e due le realtà, dunque, devono svolgere il compito di analizzare il mercato e studiare quali sono le opportunità che offre in un determinato settore. In più, è opportuno fare bene i calcoli sui possibili rischi. Tutto ciò avviene costruendo un team, una squadra, che possa mandare avanti la produzione sia dal punto di vista organizzativo che da quello tecnico.

Startup e impresa: il termine americano

Impresa e startup, come visto, non sono la stessa cosa. L’ultimo termine è di derivazione statunitense. Generalmente la sua coniazione è attribuita a un professore e imprenditore americano, Steve Blank, noto anche per aver collaborato con il Pentagono. Nel nostro paese il termine startup si usa molto spesso come se fosse il sinonimo di un’impresa giovane. È infatti vero che, quando una società si trova all’inizio, è in quella che viene definita “ fase startup”, ovvero un momento di avviamento.

startup

Startup e impresa: le principali differenze

In realtà, però, il termine indica una serie di attività che hanno delle caratteristiche specifiche dal punto di vista di:

  • produzione, in quando devono produrre servizi o beni che non siano ancora presenti nel mercato. Devono quindi essere innovativi e al contempo scalabili. Devono cioè poter crescere, riproducendo su scala maggiore il medesimo business model. Per esempio, un ristorante o un bar non sono considerati startup perché non scalabili;
  • strategia: una startup ha l’obiettivo di crescere tanto e in tempi brevi, grazie al suo essere innovativa e scalabile. Lo stesso non accade invece in un’azienda perché il suo obiettivo non è quello di crescere a dismisura;
  • composizione del capitale, perché la crescita implica la necessità di fondi. In genere, per le startup, si parla di capitale a rischio, ad esempio come risultato di operazioni di reward crowfunding o di venture capitalism;
  • composizione del personale; a seconda di quella che è la composizione del capitale, si può intuire quando una startup sia alla ricerca di partner e soci fondatori. Si noti bene: tale realtà non cerca dipendenti e soci, cosa che invece accade dentro un’azienda.

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Startup e avviamento: quali sono le differenze

Esiste una differenza tra avviamento e startup. Chi avvia quest’ultima lo fa con lo scopo che possa diventare una grande azienda. È un po’ come scommettere e in genere il rischio è più alto rispetto a quando si avvia un’impresa. L’idea alla base è quella di rivoluzionare il mondo del mercato e crearne di nuovi. L’impresa invece ricerca una stabilità e vuol mantenere una posizione positiva dentro i confini del mercato già esistente.

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