Per coloro che vorrebbero ottenere la serenità finanziaria, è importante sapere che non serve solamente risparmiare soldi. Di certo, si tratta di una mossa intelligente da fare ed è una delle prime cose da fare, ma non serve solamente mettere da parte dei soldi. La questione è che bisogna anche investire parte di ciò che si è messo da parte, così che possa fruttare senza il minimo sforzo e durare più a lungo. Per capire bene questo concetto bisogna conoscerne due: investimento e risparmio. Quest’ultimo è la gestione di entrate e uscite, ovvero il cash flow. L’investimento invece ha a che fare con la gestione dei soldi accumulati perché risparmiati. Ecco che bisogna tenere bene a mente che investire è il passo da fare subito dopo il risparmio. In realtà, però, non è sempre detto che il risparmiatore diventi un investitore.
Serenità finanziaria: non basta mettere da parte i risparmi
L’investitore, per usufruire di una certa serenità finanziaria, dovrebbe mettere in circolo il suo surplus economico, così da poterlo fare fruttare. Il risparmiatore invece fa l’esatto contrario: tiene il suo capitale fermo in banca o, in alternativa, in un istituto finanziario. Così facendo, però, non si rende conto che l’immobilità finanziaria ha un suo costo. Nel concreto, se una persona tiene i propri risparmi in fermo, potrebbe avere una perdita del suo capitale pari al tasso d’inflazione in quel momento economico specifico. È vero infatti che l’inflazione porta con sé un minore potere d’acquisto della moneta e di conseguenza le grandezze monetarie si svalutano. Facendo un esempio, se l’inflazione è del 2%, e si hanno da parte 50 mila euro, di certo non si possono comprare gli stessi beni materiali rispetto a quando la percentuale è inferiore. Ecco che i risparmi di una persona non sono sempre uguali e cambiano spesso di valore. Per questa ragione mettere da parte i soldi non serve per avere garantita la serenità finanziaria. Se uno non vuole più preoccuparsi del proprio benessere economico, allora deve porsi un unico obiettivo: fare in modo che i risparmi crescano sempre di più con il tempo. Se però si ha l’indole del risparmiatore e si vuole avere la sicurezza che garantisce un conto in banca, allora ci si dovrà accontentare della curva dell’inflazione. L’importante è avere bene in mente la seguente formula: il rendimento reale corrisponde al rendimento lordo meno l’inflazione.
Serenità finanziaria: tenere a bada l’inflazione
Dopo il risparmio e l’investimento, l’altra variabile da tenere in mente è l’inflazione. Si tratta di una sorta di “tassa invisibile” che va a gravare sui risparmi del singolo e che è importante gestire se non la si vuole subire. La sua gestione è una scelta puramente soggettiva in quanto fa riferimento a numerose variabili. Ad esempio, bisogna decidere quanto si può rischiare, a quale tipo di rischio andare in contro, la liquidità disponibile e l’arco di tempo. Dopo che si sono valutati questi fattori, allora si può prendere una decisione consona alla situazione personale. Se uno decide di investire, allora avrà davanti a sé due diverse strade da percorrere:
- studiare il mercato e capire quale investimento realizzare;
- chiedere aiuto a un professionista che darà il suo contributo per orientarsi negli investimenti.