Bonus ristoranti arriva fino a 30 mila euro: l'obiettivo è quello di sostenere il settore della ristorazione in un momento di crisi come questo.

Bonus ristoranti fino a 30.000 euro

Arriva il bonus ristoranti, un contributo a fondo perduto che vuole sostenere tutte le eccellenze italiane del settore agroalimentare. È possibile ricevere fino a 30 mila euro, ma bisogna capire bene quali sono i requisiti richiesti dal bando e chi può parteciparvi. Così la Legge di Bilancio 2022 ha deciso di stanziare ben 56 milioni di euro tramite il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Il bonus ristoranti vuole sostenere tutte quelle imprese che operano all’interno del settore agroalimentare e che vogliono avere dei fondi da investire in beni strumentali e in nuovi macchinari. Per capire meglio di che cosa si tratta, bisogna guardare il decreto attuativo del Mipaaf, erogato in data 4 luglio 2022 e pubblicato il 30 agosto nella Gazzetta Ufficiale.

Bonus ristoranti: come funziona

L’obiettivo del bonus ristoranti è quello di aiutare il settore della ristorazione a restare in piedi. Il Covid-19 e l’inflazione hanno infatti reso difficile la vita dei ristoratori italiani che si sono trovati ad affrontare ingenti spese da ormai più di due anni. Con quest’agevolazione invece le imprese che si occupano dell’agroalimentare e di gastronomia avranno la possibilità di investire nuovi capitali per acquistare beni strumentali e nuovi macchinari. Questo contributo a fondo perduto non si rivolge solamente ai ristoranti, ma anche alle gelaterie e pasticcerie, oltre che tutte quelle attività che rientrano nelle attività descritte all’interno del decreto.

bonus ristoranti

Bonus ristoranti: come funziona

Il bonus ristoranti può essere richiesto per acquistare:

  • beni strumentali che sono all’interno del patrimonio dell’azienda da almeno tre anni rispetto la data di concessione del contributo;
  • beni strumentali e macchinari professionali che siano nuovi di fabbrica da acquistare a terzi che non abbiano alcuna relazione con l’azienda in questione.

Il bonus ristoranti consente di coprire fino al 70% di tutte le spese ammissibili, raggiungendo un tetto massimo di 30 mila euro. Il contributo a fondo perduto deve essere subordinato al regolamento de minimis e deve essere assolutamente tracciato ogni pagamento eseguito dall’impresa. In più, non sono ammesse tutte le spese che un imprenditore decide di fare. Stando al decreto, non si possono acquistare:

  • pezzi di ricambio o altre parti dei macchinari. Lo stesso vale per tutte quelle attrezzature che non risultino essere funzionali all’andamento dell’impresa;
  • beni rigenerati o di seconda mano;
  • tasse e altre imposte;
  • mezzi immatricolati;
  • fabbricati e/o terreni, comprese anche qualsiasi tipo di opera muraria. Lo stesso discorso vale per tutti gli impianti elettrici, idrici, di raffreddamento o riscaldamento;
  • qualsiasi tipo di utenza;
  • costi notarili;
  • buoni pasto;
  • qualsiasi tipo di consulenza;
  • ulteriori spese che non sono finalizzate direttamente alle attività dell’impresa.

Rallentamento dell’economia globale

Bonus ristoranti: chi lo può richiedere

Il contributo a fondo perduto previsto dal bonus ristoranti spetta a chi si trova in possesso di requisiti specifici che vengono delineati dal codice Ateco dell’attività di cui si è a capo. Nello specifico, si può richiedere il bonus se si opera all’interno dei settori identificati con i codici ATECO:

  • 56.10.11, cioè la ristorazione con somministrazione, dove bisogna essere registrati da almeno dieci anni. In alternativa, bisogna aver comprato dei prodotti certificati IGP, DOP, SQNZ, SQNPI e dei prodotti biologici che corrispondano al 25% del totale degli acquisti;
    56.10.30, cioè le gelaterie e le pasticcerie;
  • 10.71.20, cioè le attività che si occupano di produrre pasticceria fresca.

Anche nel caso degli ultimi due codici Ateco bisogna essere un’impresa registrata da almeno 10 anni o, in alternativa, aver acquistato prodotti biologici e certificati IGP, DOP, SQNPI per almeno il 5% del totale.

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