Tetto al prezzo del gas: una soluzione possibile per arginare il problema dell'aumento del costo dell'energia. Spagna e Portogallo lo hanno già adottato, i Paesi nordici sono più titubanti.

Tetto al prezzo del gas: perché è necessario

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In questo periodo si sente spesso parlare della necessità di introdurre un tetto al prezzo del gas in Europa. Lo scontro tra Russia e Ucraina ha portato con sé non solo vittime per entrambi i fronti, ma anche un rincaro dei prezzi del gas. Per questa ragione in Europa si sta cercando una soluzione che possa alleggerire le spese dei cittadini. Ci hanno già pensato la Spagna e il Portogallo a introdurre un price cap per il gas, riuscendo così a far fronte all’aumento dei costi dell’energia. Se si vanno a guardare i dati, i prezzi sono saliti alle stelle – e non accennano a stabilizzarsi – raggiungendo dei record mai visti prima. Ecco che bisogna prepararsi per l’inverno e pensare a soluzioni che non mettano troppo in difficoltà famiglie e imprese italiane. La situazione attuale è delle meno rosee degli ultimi tempi e si pensa che le cose possano peggiorare ulteriormente. Tra le tante idee di come ridurre il problema, c’è l’introduzione del price cap del gas.

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Tetto al prezzo del gas: che cosa significa?

A partire dal 15 giugno 2022, sia la Spagna che il Portogallo hanno adottato una soluzione che possa arginare le disastrose conseguenze dell’aumento del prezzo del gas. Per questo, a partire da fine marzo di quest’anno Lisbona e Madrid hanno avuto l’ok dall’Ue per introdurre un tetto al prezzo del gas che producono nelle loro centrali elettriche. Lo stesso vorrebbe fare il resto d’Europa: la Commissione europea ha già annunciato la sua volontà di presentare una proposta per fissare un price cap del gas. L’Italia si è dimostrata favorevole a questa soluzione, mentre invece Paesi nordici come la Germania e l’Olanda erano un po’ più restii. Anche se, in realtà, l’esperimento delle due nazioni iberiche ha dimostrato come questa misura possa essere adottata anche nel resto d’Europa. Se si decidesse per il si, allora sarà possibile tagliare il costo dell’elettricità grazie all’abbassamento dei costi di produzione all’interno di centrali elettriche alimentate da combustibili fossili. In altri termini, il prezzo del gas ha un tetto massimo, che in media risulta essere di 50 euro/mWh. Questo tetto cambierà durante il periodo di validità che ha scadenza a giugno del 2023.

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Tetto al prezzo del gas: quali sono gli effetti

Se si va a guardare la situazione in Spagna e in Portogallo, gli effetti del tetto al prezzo del gas sono evidenti. È vero, in queste ultime settimane il costo dell’elettricità è aumentato anche per le due nazioni iberiche. Eppure secondo Omnia, società che si occupa di gestire la rete elettrica spagnola, il prezzo resta comunque più basso grazie al price cap. Facciamo alcuni esempi concreti per far capire meglio la situazione in Spagna. Il primo settembre del 2021 i cittadini spagnoli hanno pagato, in media, 456 euro/mWh. Se non ci fosse stato il prica cap del gas, la spesa sarebbe stata di 513 euro. Da qui si evince che il risparmio sull’elettricità è stato dell’11%. Durante i mesi estivi la situazione è migliorata ulteriormente, registrando un risparmio pari al 35%. Ecco come il price cap si sta rivelando una buona soluzione al problema dell’aumento del gas per Spagna e Portogallo, adesso bisogna attendere quali saranno le sorti del resto d’Europa.

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