In questi mesi le opinioni di alcuni esperti fanno pensare che si possa verificare uno stop al gas russo. Se dall’inizio del conflitto Russia-Ucraina il flusso di combustibile destinato all’Europa è diminuito del 75%, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente nei mesi a seguire. Nel caso in cui dovesse accadere davvero che da Mosca non arrivi combustibile, l’Italia, così come il resto d’Europa, dovrà fare i conti con questo cambio di rotta. A detta delle associazioni di categoria, ci sono alcuni rischi a cui potrebbero andare incontro sia le famiglie italiane che le PMI.
Stop al gas russo: i provvedimenti del Governo
Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, l’economia globale ha subito un forte contraccolpo. A partire da febbraio di quest’anno si è iniziato a parlare degli eventuali rischi legati alla possibilità che il Cremlino optasse per uno stop al gas russo destinato all’Europa. Se fino a pochi mesi fa la riduzione del combustibile russo poteva sembrare una possibilità, adesso il rischio è concreto. Così il Governo si sta mobilitando per limitare quanto possibile i danni che subiranno famiglie e imprese italiane. Per la prossima settimana è infatti previsto un nuovo decreto che ha l’obiettivo di contrastare il caro bollette e di sostenere economicamente le PMI. Si tratterà di un provvedimento che, a partire dal 25 settembre, potrebbe anche cambiare strategia, qualora lo si dovesse ritenere necessario.
Stop al gas russo: la situazione in Italia
L’Italia si preoccupa per il possibile aumento delle bollette del +500%, ma non solo. Le imprese sono a rischio e la Confcommercio mette il Paese in allerta. Secondo le previsioni, il solo settore terziario sarà costretto a spendere, nel 2022, 33 miliardi di euro per l’energia. Se questo dovesse accadere, diverse aziende rischiano di chiudere, compromettendo più di 370 mila posti di lavoro. Tra le bollette di luce e gas che aumentano e l’occupazione in calo, la capacità di acquisto subirebbe una perdita importante. Ecco che uno scenario del genere andrà a impattare in modo negativo sull’economia. Uno dei settori che ne ha fatto le spese è stato quello turistico. Se le famiglie si trovano in crisi economica e decidono di rinunciare a qualcosa, la prima spesa che eliminano è proprio quella destinata alle vacanze. Si preferisce spendere per il cibo, i trasporti e le bollette, tutti costi in aumento, mentre i viaggi dovranno aspettare.
Stop al gas russo e aumento delle bollette del +500%
L’Associazione dei reseller e trader dell’energia, acronimo ARTE, ha lanciato un allarme il 23 agosto di quest’anno. Stando alle sue previsioni, le bollette potrebbero aumentare fino al +500%. così le famiglie italiane e le imprese potrebbero andare incontro a delle spese legate all’energia che sono il doppio, se si tiene in conto il 2019. Nel migliore degli scenari possibili, le bollette domestiche degli italiani andrebbero ad aumentare del +100%. Per non parlare, poi, delle spese legate ai trasporti e a quelle degli alimenti, destinate anch’esse ad aumentare. Secondo alcune previsioni, nei prossimi due anni ci saranno delle perdite di circa 34 miliardi di euro. Una situazione che, a detta della Confcommercio, non si registrava da quasi 35 anni.