Vaiolo delle scimmie e casi in aumento, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilevato che dal 22 giugno c’è stato un aumento di 3.413 casi nelle zone dove il virus ancora non è endemico che segna un trend del 62% in una settimana. I focolai di vaiolo delle scimmie ad oggi sono concentrati in Europa che vede un indice dell’86%. I pazienti ad oggi infetti sono:
- 524 nel Regno Unito
- 313 in Spagna
- 263 in Germania
- 241 in Portogallo
- 125 in Francia
- 80 in Olanda
- 68 in Italia
Dall’altra parte del mondo i dati che vedono gli stati uniti che contano:
- 159 in Canada
- 72 in Usa
Secondo una nota dell’OMS, il dato è sottostimato.
Vaiolo delle scimmie: cosa consiglia l’OMS
L’OMS ha rilevato che una delle principali problematiche di questo focolaio è dovuto al fatto che ancora c’è una mancanza del riconoscimento clinico della patologia oltre a un deficit nei meccanismi di sorveglianza.
Attraverso una nota stampa l’OMS ha dichiarato che «un maggiore impatto sulla salute con una più ampia diffusione nei gruppi vulnerabili». Ad oggi il vaiolo delle scimmie non è stato valutato come un’emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale nella quale sia necessaria l’emergenza.
Prossimamente però potrebbero esserci dei cambiamenti e dovrebbero arrivare anche nuovi dettagli sull’incubazione e trasmissione del virus.
Vaccino vaiolo delle scimmie
L’agenzia europea per i farmaci Ema sta analizzando i dati e sta valutando di estendere l’uso del vaccino antivaiolo Imvanex che ad oggi è stato studiato per il vaiolo umano ma che dovrebbe funzionare anche per il vaiolo delle scimmie. Ll’Istituto superiore di sanità fa sapere che le persone vaccinate contro il vaiolo, ad oggi potrebbero essere più protette rispetto a chi non ha ancora ricevuto la dose di vaccino.