Professione blogger che pone in evidenza la gestione dei guadagni online. Sicuramente le nuove professioni digitali, pongono i neo professionisti della comunicazione, dinanzi ad importanti interrogativi, che vanno a toccare la sfera del Fisco. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito a come sia opportuno destreggiarsi tra scadenze fiscali, tassazione, adempimenti, apertura di Partita Iva, e molto altro ancora. Di certo ogni situazione in tale contesto è un vero e proprio universo a sé. Ma sarà bene per coloro che intendano avviare una qualsiasi attività online, andare a comprendere meglio quali siano gli effettivi obblighi a cui fare riferimento, in merito al rapporto con il Fisco in Italia.
Professione blogger : si parte con lo scegliere il codice Ateco
Per poter guadagnare e fatturare con un blog on line, tra le prime cose da fare per essere in regola con il sistema fiscale italiano, troviamo l’apertura della Partita Iva. Solo in questo modo infatti, sarà possibile iniziare a monetizzare le attività di blogger, on line. Il primo step è quello di andare a ben definire la propria attività, passando anche per la scelta del proprio codice Ateco per essere ben definiti e identificati.
Non essendo presente nell’elenco dei codici uno specifico per i guadagni online, sarà bene andare a cercare tra quelli già in essere, il codice che meglio si avvicina alla situazione tale da poter riuscire ad identificare la propria attività.
Prendiamo quindi ad esempio
- 21.00: si tratta di un codice Ateco che va a identificare nello specifico le “Pubbliche Relazioni e Comunicazione”.
- 11.02: tale codice invece fa riferimento alla “Conduzione campagne marketing e altri servizi pubblicitari”.
In ogni caso sarà opportuno andare a cercare la soluzione migliore per la propria situazione specifica. Sarà bene inoltre chiedere supporto ad un commercialista, che abbia specifiche competenze in questo determinato campo digitale.
Adempimenti fiscali per un blogger: partita Iva, Inps, e Camera di commercio
L’unica strada da percorrere nel nostro Paese per essere in regola con il Fisco, nel caso in cui si voglia svolgere l’attività di blogger, sarà quella di provvedere all’apertura di una Partita Iva. Certamente la situazione deve essere studiata caso per caso, secondo le proprie caratteristiche ed esigenze.
Purtroppo è bene anche sapere che con molta probabilità i versamenti da dover effettuare all’INPS, potrebbero essere nettamente superiori all’introito dei primi guadagni. Tale situazione alla fine dei conti, scoraggia di fatto moltissimi giovani blogger, che in realtà con la loro grande passione per lo scrivere, vorrebbero solo arrotondare un po’ le loro entrate mensili.
Volendo dare uno sguardo alla lunga serie di adempi menti fiscali da mettere a punto, troviamo tra gli altri:
- Apertura della partita Iva: si tratta di un’operazione che sulle prime potrebbe sembrare estremamente semplice, che in realtà risulta essere complessa a causa della possibilità di cadere in errore, andando poi così a dover pagare gravi multe.
- Iscrizione alla camera di commercio di riferimento: tale procedura risulta essere obbligatoria, in quanto l’attività di blogger viene considerata attività commerciale, ai fini fiscali.
- Gestione commercianti Inps: si tratta di un’ulteriore tappa obbligata, che prevede il versamento di costi fissi. È una forma di gestione previdenziale obbligatoria, che implica il pagamento di contributi fissi. Ecco perché spessi si è molto restii ad aprire una posizione che faccia riferimento ad una Partita Iva. La spesa annuale si aggira intorno ai 800 euro, per coloro che guadagnano (nell’arco di 12 mesi) meno di € 15.953.