La BCE ha deciso di mantenere i tassi di interesse bassi nella riunione di oggi.
La BCE si è riunita questa mattina e oggi alle 12.15 ha reso pubbliche le sue decisioni sul tasso di interesse.
Per il momento, i tassi di interesse restano gli stessi, ma per un periodo più lungo, fino alla prossima riunione di settembre 2019. Vincono gli analisti che puntavano a un rinvio. I tassi di interesse resteranno:
- allo 0 percento il tasso principale;
- dello 0,25 percento per il tasso sui prestiti marginali;
- con il segno -, -0,40 percento, per i depositi.
Quello che gli analisti non si aspettavano è la diretta Twitter di Mario Draghi come ultima seduta da responsabile della BCE:
Secondo Draghi, i tassi di interesse resteranno così non fino a Settembre 2019, ma fino alla prima metà del 2020. Dato che le decisioni passeranno a Christine La Garde, però, Draghi si limita a dire che se i tassi non resteranno così, potranno solo scendere.
Per il prossimo futuro, se sarà necessario, la UE potrà contare su una nuova emissione di Quantitative Easing da parte della BCE. La conferma arriva proprio oggi. In questo modo, si potrà garantire liquidità sul mercato e la possibilità di reinvestire nei principali pagamenti derivati dalla maturazione dei titoli.
Le conseguenze dei dazi
I dazi imposti da Trump si fanno sentire sulla Eurozona e sulla sua economia. Quindi, la Banca Centrale Europea sta cercando di mantenere la situazione stabile, con un obiettivo: arrivare al 2 percento di inflazione.
Tra i problemi legati ai dazi, ci sono le sovrapproduzioni in Germania e in Italia, che non hanno trovato riscontro nelle esportazioni. Quindi, in un prossimo futuro si dovranno trovare soluzioni per migliorare le condizioni economiche della Eurozona e affrontare dal punto di vista anche politico questi problemi.
Per quanto riguarda, invece, la persona che sostituirà Mario Draghi alla BCE, Draghi afferma che si tratta di una persona di alta responsabilità, e che quindi non ha commenti particolari da fare sulla scelta fatta.