Equinozio di primavera: la data dell’arrivo della rinascita

Equinozio di primavera forse mai come in questa annata, sarà tanto atteso. Scopriamo quando cadrà.
equinozio di primavera
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Equinozio di primavera forse mai come quest’anno risulta essere tanto atteso. La stagione che meglio definisce la rinascita della natura,  possa essere di buon auspicio portando un po’ di serenità in questo clima caratterizzato da preoccupanti crisi belliche, instabilità della Borsa italiana, situazioni finanziare al collasso, e precarietà nei mercati finanziari. Insomma ci si augura che con l’arrivo delle rondini si possa intravedere qualche spiraglio di ottimismo con una ripresa economica. Intanto prepariamoci ad accogliere la nuova stagione, andando a scoprire la data dell’arrivo della primavera. Ecco quando assisteremo all’evento astronomico.

Equinozio di primavera: quando si manifesterà in Italia

La primavera metereologica ha avuto inizio oggi 1° marzo 2022, ma per assistere all’avvento dell’equinozio di stagione, bisognerà attendere ancora qualche giorno. Quest’anno l’inverno cesserà il suo esistere il 20 marzo prossimo. Sarà infatti questo il momento della rivoluzione della Terra intorno al suo Sole. Quest’ultimo si verrà a trovare perpendicolarmente all’asse terrestre, andando a determinare che le ore di luce saranno uguali alle ore di buio. Nel nostro Paese il fenomeno astronomico si verificherà esattamente alle ore 16:33.

Cosa vuol dire il termine equinozio

Eccoci dunque in attesa dell’equinozio di primavera. Il termine ha origine dal latino e significa notte uguale al giorno. Volendo attenersi a tale definizione il giorno dovrebbe avere la durata di 12 ore, andando così a mettersi a pari livello delle ore notturne. Eppure non è così. Entrano infatti in gioco a questo punto gli effetti della rifrazione atmosferica, la parallasse solare, e il semidiametro. Tutti questi elementi vanno a determinare quindi che il giorno risulti essere più lungo della notte.

Inoltre al verificarsi dell’equinozio di primavera come quello autunnale, il sole dovrebbe esattamente ad ovest, e tramontare precisamente ad est. Anche in questo caso le cose non stanno proprio in questo modo. L’equinozio è inteso come un preciso istante che potrebbe andare quindi a coincidere con uno dei due eventi, ma non di certo verificarsi ripetutamente, nell’arco di appena 12 ore.

Nel cielo quindi ritroviamo la posizione dell’equinozio di primavera dell’emisfero settentrionale, detto anche punto vernale, nella costellazione dell’Ariete. Ma a causa della precessione degli equinozi, ormai tali punti non li possiamo ritrovare nella costellazione, da cui traggono il loro nome.

Cosa segna l’equinozio di primavera

Con l’avvento dell’Equinozio d’autunno, ecco che si accede all’inizio della metà più buia dell’anno. Con quello che da il via alla primavera, avviene la situazione contraria. Si entrerà quindi a giorni nella fase dell’anno solare più luminoso. Pertanto le ore in cui potremo godere dei raggi del sole, saranno superiori a quelle di buio. Pertanto ecco che il primo giorno della primavera, segna anche la stagione della rinascita. In molte culture quindi la primavera viene associata a concetti quali quello della resurrezione, di un nuovo inizio o di fertilità.

In molti di questi contesti la storia ci rimanda a tradizioni e miti che legano questa stagione al concetto di sacrificio, al fine di poter godere appieno di una nuova rinascita. Nel mondo ellenico si assisteva alle Adonìe. Erano feste in onore del bellissimo dio Adone.

Inoltre diverse tradizioni popolari rimandano proprio in questa occasione all’accensione di fuochi rituali. Più a lungo questi rimangono attivi e più fruttifera sarà la terra in primavera. Inutile dire che anche tale festa pagana legata all’equinozio di primavera con l’avvento della cristianità ha avuto la sua evoluzione. Non a caso in questo frangente temporale cade la Pasqua cristiana, con la Resurrezione di Gesù.

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