Ristori 5 attualmente in fase di sviluppo per mano del Governo di Mario Draghi, dopo una prima fase di stallo attraversata a causa della crisi del Governo Conte. Individuiamo quindi le novità tanto attese dagli italiani, e gli aggiustamenti in corso per mano del ministro dell’economia Daniele Franco.
Ristori 5 anticipazioni del Decreto a sostegno delle attività
Il decreto che tiene con il fiato sospeso migliaia di attività in Italia che hanno accusato una terribile battuta d’arresto a causa dell’emergenza Covid-19. Ora però pare essere giunto a definizione. La misura istituzionale per lungo tempo è rimasta sul tavolo del Governo di Giuseppe Conte, ma ora a quanto pare è alle battute finali.
Dopo essere stata ripresa, è oggetto di incessante lavoro da parte del ministro dell’economia Daniele Franco l’approvazione è vicina. A suo tempo erano già state stanziati fondi pari a € 32 miliardi. La cifra era resa disponibile per offrire un sostegno vigoroso alle attività colpite duramente dall’avvento della pandemia da Covid-19, nel nostro Paese.
Alla luce degli ultimi accadimenti saranno aggiunti ulteriori fondi pari a € 5,4 miliardi, risultanti dall’accantonamento del Decreto Ristori 4. A quanto pare quindi dovrebbe essere ormai solo una questione di una manciata di giorni, al fine che il Ristori 5 possa vedere finalmente la luce. Le novità sono attese per i primi giorni di marzo 2022, se non addirittura nel coso degli ultimi giorni di febbraio.
Cassa integrazione inclusa nel Ristori 5
Le prime anticipazioni inducono a far pensare che anche una proroga della Cassa Integrazione, possa trovare posto nel Decreto Ristori 5. Precedenti dibattimenti a tal riguardo, indicavano come possibile l’attuazione di una proroga consistente in una nuova tranche pari a 26 settimane, e 8 per la produzione industriale.
Arriva il bonus da € 1.000
La questione da risolvere per il Governo Draghi è principalmente come riuscire ad utilizzare al meglio i fondi a disposizione. A tal riguardo è presente anche un Bonus di € 1.000 a cui potranno avere accesso tutti i lavoratori che saranno in possesso di determinati requisiti. La misura sarà sia ad appannaggio dei titolari di Partita IVA che destinata ai lavoratori stagionali e agli autonomi che non ne hanno.
Inoltre a tal proposito non saranno considerati codici Ateco delle attività esercitate, ma sarà rilevante la percentuale di perdita del fatturato, in relazione ai precedenti anni d’imposta. Proprio in questo frangente sarà evidenziata un’importante differenza rispetto alle precedenti formulazioni dei bonus, messi a punto dal Governo Conte.
Cosa accade per la Pace Fiscale 2021 nel Ristori 5
In merito alle scadenze fiscali che stanno facendo perdere il sonno agli italiani, non sono da accantonare di certo i 50 milioni di cartelle esattoriali. Queste sono congelate fino alla data del prossimo 28 febbraio 2022. Con la Pace fiscale si intendeva così fornire una boccata di ossigeno a tutti coloro che sono alle prese con il Fisco italiano.
Indiscrezioni stanno prendendo sempre più forma su una possibile dilatazione dei tempi di notifica delle suddette cartelle, in quanto il volume di queste, pari a 50 milioni, sarebbe alquanto molto difficile da gestire in tempi rapidi. In effetti L’Agenzia delle Entrate e della Riscossione potrebbe subire un vero e proprio ingolfamento nell’evasione delle pratiche esattoriali, andando a determinarne una possibile trascrizione.