Casa alle prese con i tanto rincorsi Bonus istituzionali, al fine di andare a riqualificare gli edifici italiani, riuscendo a spuntare anche qualche vantaggio fiscale. Seppure andando ad applicare alcune modifiche, la Legge di Bilancio 2022 ha di fatto confermato o introdotto i tanto richiesti bonus edilizi. Scopriamone di più.
Casa e Superbonus 110%
Il tanto richiesto Superbonus 110%, è stato riconfermato con la Legge di Bilancio 2022. La detrazione pari al 110% potrà essere richiesta solo per le opere edili portate a compimento entro l’anno 2023. Per gli anni 2024 e 2025, il beneficio fiscale andrà sempre più decrescendo toccando prima il 70% e infine il 65 %. Lo stesso iter verrà seguito anche nel caso del Bonus facciate che da quota 90% scenderà successivamente fino al 60%. Coloro che rimarranno tagliati fuori da tali benefici istituzionali, potranno giocarsi una carta in più. Scopriamo come
Casa e richiesta Suberbonus: ecco come avere comunque il rimborso
Per chi dovesse essere tagliato fuori dai cosiddetti Super Bonus , Bonus facciate o dall’incentivo fiscale messo a punto per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ecco profilarsi una nuova opportunità di rimborso: il Bonus edifici storici.
Con tale eventualità si considerano le ristrutturazioni edilizie che vadano ad agire anche sui restauri degli edifici di interesse artistico e storico. Il Governo ha messo a punto uno stanziamento in tal senso, pari al 1 milione di euro, per gli anni 2021 e 2022. Certamente il richiedente dovrà essere in possesso di una dimora rientrante nell’elenco degli edifici vincolati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio. L’incentivo fiscale messo a punto dal Governo prevede un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute. Il suo tetto massimo è fissato a 100.000 per edificio.
Chi può avanzare richiesta di accesso al Bonus edifici storici
Il beneficio fiscale in ambito della casa, stavolta include non solo i lavori di ristrutturazione o restauro, ma anche quelli che andranno a rendere la casa moderna e con un superiore coefficiente energetico. Il fine ultimo potrà dunque essere individuato anche nella finalità di una maggiore sicurezza, da conferirsi agli edifici.
Tutti coloro che risultino essere interessati ad attingere a tale Bonus, dovranno aver concluso i lavori edili, nel 2021. Per poter inoltrare le istanze di accesso al beneficio fiscale, non ci sarà ancora molto tempo a disposizione. La richiesta però dovrà essere inviata entro e non oltre il prossimo 28 febbraio 2022.
A dover valutare e vagliare le domande di accesso allo sgravio fiscale rivolto alla casa, sarà designata la Sovrintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Una volta che sarà comunicato il parere favorevole all’inoltro del Bonus edifici storici, sarà la stessa Agenzia delle Entrate che si occuperà dell’erogazione dei fondi messi a disposizione dal Governo.
Come inoltrare le domande per il Bonus destinato alla casa
Tutti coloro che intendano presentare istanze di accesso al Bonus edifici storici, dovranno inoltrare la documentazione direttamente all’indirizzo PEC: fondorestauro@mailcert.beniculturali.it. Questo sarà solamente il passo successivo dopo aver provveduto alla compilazione di un modulo apposito, reperibile nella sezione “Archeologia, Belle arti e Paesaggio” sulla piattaforma digitale istituzionale del Ministero della Cultura. Si richiede anche di dover provvedere ad inoltrare in allegato all’istanza di accesso al bonus, un’ulteriore documentazione messa a punto dall’Agenzia delle Entrate.